ZWelfare permette di gestire i benefit in modo semplice, innovativo e personalizzabile:
l’azienda attiva la piattaforma e individua quali benefit previsti dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR, art.51 e 100) mettere a disposizione dei suoi dipendenti;
Per l’azienda:
considerevoli risparmi fiscali;
aumento della soddisfazione dei dipendenti, miglioramento del clima aziendale e della produttività lavorativa;
miglioramento delle relazioni sindacali.
aumento della capacità di spesa grazie alla riduzione del cuneo fiscale;
maggiore motivazione;
possibilità di accesso e scelta di beni e sevizi spendibili per sé e/o per la propria famiglia.
Legge di stabilità 2017: conferme e novità su welfare aziendale
Misure su premio produttività e welfare aziendale
La manovra finanziaria prevede l’estensione del campo di applicazione delle agevolazioni per l’erogazione dei premi di produttività e potenzia il ruolo del welfare aziendale. Già nella legge di stabilità 2016 si prevedeva la possibilità per i dipendenti di ricevere premi di risultato e partecipazioni agli utili godendo di un’aliquota sostitutiva del 10%, oppure di convertire lo stesso premio in beni e servizi di welfare godendo delle agevolazioni fiscali previste dall’art. 51 del TUIR – senza cioè che tali servizi concorressero alla formazione del reddito da lavoro dipendente, entro specifici limiti.
La legge di Bilancio 2017 punta a consolidare il percorso intrapreso ampliando il raggio dei beneficiari e gli importi dei premi: il tetto massimo di reddito di lavoro dipendente che consente l’accesso alla tassazione agevolata viene innalzato da 50.000 a 80.000 euro; gli importi dei premi erogabili aumentano da 2.000 a 3.000 euro nella generalità dei casi, e da 2.500 a 4.000 per le aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro.
Inoltre si amplia il ventaglio dei servizi ricompresi nell’art.51 del TUIR, che già era stato aggiornato lo scorso anno includendo tutti i servizi per l’infanzia e aprendo ai servizi di cura per familiari anziani o non autosufficienti. “All’articolo 51, comma 2, del TUIR – si legge nel testo della Legge di Stabilità 2017 – sono inseriti i contributi e i premi versati dal datore di lavoro a favore della generalità dei dipendenti o di categorie di dipendenti per prestazioni, anche in forma assicurativa, aventi per oggetto il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana, o aventi per oggetto il rischio di gravi patologie”. Si specifica inoltre che non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente, né sono soggetti all’imposta sostitutiva disciplinata i contributi alle forme pensionistiche complementari e i contributi di assistenza sanitaria anche se eccedenti i limiti precedentemente vigenti, rispettivamente 5.164,57 euro e 3.615,20 euro.